In una delle sue ultime Bustine di Minerva intitolata “Dov’è la gola profonda?” il semiologo Umberto Eco sostiene che le “teorie del complotto” sull’ 11 Settembre non hanno fondamento e ciò sarebbe dimostrato dalla ‘prova del silenzio’, dall’assenza cioè di una qualche ‘gola profonda’, che per soldi, per coscienza o confidandosi con qualcuno abbia confessato di avere fatto parte di quel complotto.
Il ragionamento è intrigante, ma non definitivo, secondo me.
Potremmo portare l'esempio dell' assassinio di Kennedy laddove sul letto di morte Howard Hunt, agente operativo C.I.A. confessa al figlio di aver partecipato al complotto, dopo aver taciuto per decenni.
Diciamo anche che un'eventuale "spione" andrebbe presto incontro a sicura morte. O no?
Ma ciò che opporrei a Umberto Eco è l'esatto opposto: qual è il complotto storico che è stato accompagnato da una o più gole profonde? E che questi spioni si siano arricchiti in santa pace e siano morti di vecchiaia nel loro letto?
Prendiamo il nostro Paese: se non ricordo male il primo pentito di mafia finì in manicomio...pare che il motivo sia stato che, allora, la mafia non esisteva.
E ancora: è un dato di fatto ormai assodato che su Ustica avvenne un duello aereo con caccia Usa e mig libici. Eppure all'epoca nessuno parlò, neanche i nostri generali che qualche motivo per parlare avrebbero potuto trovarlo.
Eco cita anche la teoria dello sbarco sulla Luna mai avvenuto, sostenendo che essendo i russi loro acerrimi nemici, essi avrebbero smontato la bugia subito (a parte che lì il problema non era, presumo, l'essere andati sulla Luna ma l'aver taroccato qualche foto, costruendo un set, per renderle più accattivanti e pubblicabili) e richiama anche l'attacco a Perl Harbour e l'ipotesi che il governo americano sapesse dell'attacco prima: a parte che non si smonta una teoria contrapponendole altre teorie, ma a voler stare agli esempi replico che è enormemente ingenuo pensare che tutto ciò che ruota intorno al governo di una superpotenza mondiale, a livello militare, politico (il cosidetto comparto militare-indistriale da cui metteva in guardia il presidente Eisenhower), di grandi corporations, sia sempre e comunque trasparente e improntato al rispetto delle leggi.
Ingenuo e pericoloso.
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