Questa estate Patrizio Roversi e Siusy Blady ci hanno di nuovo deliziato con i loro reportage di viaggio disincantati e ironici, arguti, canzonatorii.
Me li son goduti e, dentro di me, ringraziati per aver centrato l' attenzione creativa su Darwin, scienziato fuorimoda, ancora deriso e vilipeso dopo secoli, denigrato e umiliato nelle scuole (alcune, statunitensi) dove si vorrebbe appaiarlo a teorie creazionistiche. Non che da noi sia mancato il tentativo della Moratti...
Darwin può diventare emblema e metafora di come
il cammino della cono-scienza non sia affatto ascendente, progressivo e inarrestabile, tutt'altro: come una specie terrestre che dopo ere torna al mare dalla quale era venuto, così il pensiero torna a rinchiudersi in tranquillizzanti e sicure mura di superstizione. Una tendenza da bloccare, per il nostro stesso bene.
Il segreto di Pulcinella
6 anni fa
E secondo te uno sta a guardarsi per 98 minuti quei due deficienti ? Datti poche ariette, di evoluzione ne capisci poco... com'era la storia del collo della giraffa ?
RispondiEliminaSicuramente non ti riferisci alla frase di Kurt Vonnegut: 'L'evoluzione è veramente creativa. E' così che ci siamo ritrovati con le giraffe'.
RispondiEliminaNel qual caso comunque, non è certo l'unica bizzarria che ci ha regalato, ma delle tante, la più innocua...
p.s. Ciao Daniele, non so come mai, ma l'ho scoperto solo ora.
Non me ne volere, Diego.
mi fa piacere leggerti Diego...come dicono a Manhattan "Mi casa su casa!" :)
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