sabato 13 ottobre 2007

fratello Sole, sorella Centrale

Bersani, 90 ordigni nucleari e 730 scienziati



Per una curiosa sintesi della vita, i giornali di qualche giorno fa hanno riportato due o tre notizie che hanno non pochi contatti e che spingono ad elucubrare.



Prima di tutto le dichiarazioni del ministro Bersani (che per molte altre cose stimo) e che torna su un suo leit motiv: "NUCLEARE TRA 20 ANNI,BASTA ITALIA DEI VETI".
Parlare di nucleare, per le emergenze energetiche dei prossimi 20 anni e passa, significa non aver compreso appieno la lezione del presente, delle emergenze climatiche, degli allarmi della scienza.
Bersani è un politico, un amministratore, lui risolve come crede e come può i problemi (reali) dei nostri approviggionamenti energetici. Ma viene ancora una volta da dire, travisando un famoso detto, che la politica è cosa troppo seria per lasciarla ai politici.
La seconda, preoccupante notizia è che in Italia ci sarebbero 90 ordigni nucleari, secondo un rapporto (link) e che questi ordigni si trovino ad Aviano e Ghedi: la loro presenza è vietata dalla legge e da trattati internazionali.


Lo si sapeva, lo si immaginava ma averne conferma (perché è praticamente una conferma) spaventa non poco. Tutte queste testate nucleari, in un paese che ha ripudiato il nucleare e la guerra come risolutrice dei conflitti tra nazioni: veramente antistorico.
Contro i nuovi nemici, quali i terroristi, non servono.
Contro paesi dell'est nemmeno: sono quasi tutti nella UE, ormai. Contro chi allora? Contro l'Africa? Contro Gaza? Contro l'Iran, che forse le avrà tra 20 anni?
Pensare al nucleare (inteso come fissione e non fusione) come fonte energetica dei prossimi decenni o come arma di difesa/offesa, ripeto, è non aver appreso nessuna lezione.




Infine una lettera, inviata ad un quotidiano e pubblicata, scritta da Vincenzo Balzani a nome di 730 scienziati:
"In virtù della conoscenza che ci deriva dalla quotidiana consultazione della letteratura scientifica internazionale e, per alcuni di noi, direttamente dalle proprie ricerche, vorrei ricordare a proposito dei problemi energetici, del costo del petrolio, dei cambiamenti climatici e delle fonti disponibili, che assieme ad altri settecentotrenta ricercatori e docenti universitari italiani (finora) abbiamo concordato un documento da sottoporre al governo* per sviluppare l'uso delle energie rinnovabili e soprattutto del Sole. Il Sole è una stazione di servizio inesauribile (splenderà per almeno altri quattro miliardi di anni) che fornisce energia gratuitamente**, in modo abbondante (in un anno una quantità pari a diecimila volte il consumo mondiale di energia) e senza sostanziali discriminazioni fra le varie nazioni della Terra. Non può essere usata per scopi bellici e non può essere obiettivo di atti terroristici. in alcuni paesi (Germania, Spagna, giappone) la decisione di favorire l'uso di questa fonte ha creato industrie fiorenti con numerosi posti di lavoro ed ha abbassato di molto i costi di produzione di pannelli termici e fotovoltaici. Ricerche scientifiche serie e attendibili hanno dimostrato che l'umanità oggi consuma le risorse energetiche ad un ritmo del 20 per cento superiore alla capacità della Terra di rigenerarle. E le previsioni di crescita della popolazione non lasciano prevedere scenari ottimistici. Incentivare l'uso di energia solare, assieme al risparmio energetico, è la via maestra per condurre il mondo sulla via della pace e per lasciare in eredità ai nostri figli un pianeta vivibile."





* = Sottoporre al governo? E' possibile di questi tempi? O anche questa è "antipolitica"?


** = Energia gratuita...una rivoluzione vera! Forse è per questo che non si cerca di svilupparla? Perché è gratuita al contrario del petrolio?

1 commento:

  1. Anonimo13/10/07

    Si, ma non hai pubblicato la fine della lettera . "Cari amici adesso devo proprio scappare... VROOOOOMMM.... VROOOOOOOMMMM... VROOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMM....."

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