giovedì 31 gennaio 2008

Al prossimo conclave mi diverto io! (le ingerenze elettive)

II presidente C.E.I. Bagnasco: «I vescovi non si occupano di politica ma di valori. E i valori non hanno partito».

26 gennaio 2008
*
I vescovi spagnoli: non votate chi approva l'aborto.
La Repubblica - 31 gennaio 2008

giovedì 24 gennaio 2008

E se qualcuno (le) sparasse?

Il direttore del TG2, Mazza, quota centrodestra, a distanza di quarantotto ore non ha ancora sentito la necessita di andare in video e solennemente annunciare agli italiani (almeno a quelli che lo ascoltano) le stesse parole usate per il v-day di Beppe grillo di settembre: "cosa accadrebbe se un giorno, un pazzo, uno squilibrato, ascoltate quelle parole, all'improvviso un brutto mattino premesse il grilletto?"

Eppure ieri un politico "locale" di eco nazionale, leader di un partitino che alle ultime elezioni ha preso il 4,5% solo unendosi al Movimento per le autonomie, ha detto ai giornalisti di tutto il paese queste leggere parole: "...Allora facciamo la rivoluzione"... Vuol dire che mettiamo in piedi la polizia del Veneto, della Lombardia, del Piemonte ... Certo, ci mancano le armi, ma prima o poi quelle le troviamo"

Alla faccia dei cattivi maestri e dei pessimi giornalisti.


mercoledì 23 gennaio 2008

Dalla parte della famiglia (Cuffaro non c'entra)

Mastella dice che non voterà la fiducia a Prodi alla Camera. Dini dice di non chiederla nemmeno, al Senato, perché i suoi non potranno votarla.

Il primo, forte del suo 1,4%, ha la moglie agli arresti domiciliari. Il secondo ce l'ha condannata per bancarotta fraudolenta.
Avranno si e no il 2% dei voti e quattro/cinque senatori.
E l'antipolitica è Grillo?

Senatori di serie B

Oggi Prodi cade. No, oggi prodi ce la fa. Ma, sbraita Berlusconi e i suoi, non deve farcela con i senatori a vita. E se ce la fa con i senatori a vita il presidente Napolitano non deve accettarla!

E via così.
I senatori a vita rappresentano il servizio all'Italia reso. Dovrebbero in teoria essere ringraziati. Oppure aboliti per legge.

Finché ci sono votano. Come vogliono.

Il capo dell'opposizione, capo riconosciuto a giorni alterni, rivendica la possibilità di comprare qualche senatore tramite raccomandazioni di veline (ma in RAI, non in MEDIASET!!!)
e altri mercimoni, ma NON AMMETTE CHE I SENATORI A VITA VOTINO LA FIDUCIA AL GOVERNO.
Non che non votino, non sopporta che votino a favore del governo Prodi.

Come ieri gridava guai a chi non rispetta il voto degli elettori e passa da una coalizione all'altra, salvo poi prendersi il dipietrista De Gregorio ieri e Mastella oggi ("Mastella questa sera sarà nel centrodestra" battono - ops... - le agenzie proprio ora. L'interessato smentisce...che accada stasera!).

Roba da ricovero, se non fosse che in politica ci si fa onore di dare corpo e voce alla mancanza di pensieri. Si trasmutano le parole con soluzione di continuità (e convenienza).


Allora proporrei che i senatori a vita al prossimo voto di fiducia lascino l'aula. Non li volete? Che escano e abbassino il quorum per il numero legale.

E accada quel che può.

martedì 22 gennaio 2008

No ospite no party

Roma, l'imam non va in sinagoga, stop dalla moschea di Al Azhar:

...Amato smentisce che dal Viminale ci siano stati avvertimenti per l'ordine pubblico... Ferrara, dalle pagine del Foglio lancia una moratoria delle proteste...

* * *

A fine mese ci sarà l' inaugurazione dell' anno giudiziario:

Da una circolare del CSM: "Si ribadisce che la cerimonia d'inaugurazione costituisce un momento di dibattito pubblico sullasituazione dell'amministrazione della giustizia e che deve ritenersi ammissibile la partecipazione di altrecategorie di soggetti, oltre quelli già previsti dalla normativa vigente."


...non so il papa, ma Mastella e Cuffaro dovrebbero essere liberi...

mercoledì 16 gennaio 2008

La sapienza degli altri

Dopo Napoli, la Sapienza. Il ministro dell'interno, Ruini, ha inviato l'esercito a sbloccare la situazione.

Insomma: dopo che Monsieur le Président ha dovuto valutare se annullare il viaggio in India perché "sconveniente" andare con Carla Bruni, non ancora sua moglie e dopo che Mister President W. Bush ha rischiato di annullare la visita ad Abu Mazen per non dover sfilare davanti alla tomba di Arafat...ora un pontefice rinuncia a ricevere qualche fischio, mediaticamente pericoloso.

...non c'è che dire, innanzi a noi si spalanca un glorioso passato...

domenica 6 gennaio 2008

Il modello Lichtenstein

3 gennaio 2008: nasce il Partito comunista dei Lavoratori (ora pro nobis). L'ennesimo partito di massa italiano, centocinquanta delegati e la hall di un albergo di Rimini, il Royal Plaza, ad opera del leader mondiale Ferrando, che ha dichiarato "al voto da soli", preannunciando forse di rinunciare alla badante di Stato.

Si aggiunge agli altri quattro partiti comunisti, tre socialisti, due socialdemocratici e una pletora di altre sigle, dai salmoni di destra ai cugini di Dini.

Wikipedia soffre, non ce la fa a stare dietro a tutte le mut(u)azioni delle SIGLE DEI PARTITI ITALIANI

Nel post Fusioni fredde e Scissioni calde ricordavo che in ottobre era nato il duo Bordon-Manzione, che oggi si è unito a Dini nel partito democratico liberale e il Partito Socialista, che ha riunito Boselli a De Michelis (ma che ha lasciato un pezzo socialista a Berlusconi).

Su tutto il Partito delle libertà o del Popolo,
di Brambilla & Berlusconi che ambisce a riunire tutto a destra (ma guai a dire che è una coalizione o una federazione!) : la Destra di Storace, Santanché ed Er Pecora, Azione Sociale con la Mussolini; i Verdi-verdi di Lupi; il Movimento no-euro; Sos italia; e gli Italianinelmondo di De Gregorio, il senatore che eletto nel centrosinistra, se ne andò il giorno dopo l'elezione e i Riformatori liberali (radicali salmonati scissionisti da Pannella che presto accoglieranno, si dice, il Network di Daniele Capezzone).

Nessuno che si scioglie, nessuno che rinunci ai rimborsi elettorali o a farsi pagare dallo Stato una fondazione o un giornale.

E il prossimo V-day si avvicina...

I have a dream...my wife



...panico tra gli stagisti maschi...

sabato 5 gennaio 2008

L'immondizia di Gomorra

http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/cronaca/rifiuti-campania/roberto-saviano/roberto-saviano.html

Imprese, politici e camorra ecco i colpevoli della peste

Gli ultimi dati dell'Oms parlano di un aumento vertiginoso, oltrela media nazionale, dei casi di tumore a pancreas e polmoni

È un territorio che non esce dalla notte. E che non troverà soluzione. Quello che sta accadendo è grave, perché divengono straordinari i diritti più semplici: avere una strada accessibile, respirare aria non marcia, vivere con speranze di vita nella media di un paese europeo. Vivere senza dovere avere l'ossessione di emigrare o di arruolarsi. E' una notte cupa quella che cala su queste terre, perché morire divorati dal cancro diviene qualcosa che somiglia ad un destino condiviso e inevitabile come il nascere e il morire, perché chi amministra continua a parlare di cultura e democrazia elettorale, comete più vane delle discussioni bizantine e chi è all'opposizione sembra divorato dal terrore di non partecipare agli affari piuttosto che interessato a modificarne i meccanismi. Si muore di una peste silenziosa che ti nasce in corpo dove vivi e ti porta a finire nei reparti oncologici di mezza Italia. Gli ultimi dati pubblicati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità mostrano che la situazione campana è incredibile, parlano di un aumento vertiginoso delle patologie di cancro. Pancreas, polmoni, dotti biliari più del 12% rispetto alla media nazionale. La rivista medica The Lancet Oncology già nel settembre 2004 parlava di un aumento del 24% dei tumori al fegato nei territori delle discariche e le donne sono le più colpite. Val la pena ricordare che il dato nelle zone più a rischio del nord Italia è un aumento del 14%. Ma forse queste vicende avvengono in un altro paese. Perché chi governa e chi è all'opposizione, chi racconta e chi discute, vive in un altro paese. Perché se vivessero nello stesso paese sarebbe impensabile accorgersi di tutto questo solo quando le strade sono colme di rifiuti. Forse accadeva in un altro paese che il presidente della Commissione Affari Generali della Regione Campania fosse proprietario di un'impresa - l'Ecocampania - che raccoglieva rifiuti in ogni angolo della regione e oltre, e non avesse il certificato antimafia.
Eppure non avviene in un altro paese che i rifiuti sono un enorme business.
Ci guadagnano tutti: è una risorsa per le imprese, per la politica, per i clan, una risorsa pagata maciullando i corpi e avvelenando le terre. Guadagnano le imprese di raccolta: oggi le imprese di raccolta rifiuti campane sono tra le migliori in Italia e addirittura capaci di entrare in relazione con i più importanti gruppi di raccolta rifiuti del mondo. Le imprese di rifiuti napoletane infatti sono le uniche italiane a far parte della EMAS, francese, un Sistema di Gestione Ambientale, con lo scopo di prevenire e ridurre gli impatti ambientali legati alle attività che si esercitano sul territorio. Se si va in Liguria o in Piemonte numerosissime attività che vengono gestite da società campane operano secondo tutti i criteri normativi e nel miglior modo possibile. A nord si pulisce, si raccoglie, si è in equilibrio con l'ambiente, a sud si sotterra, si lercia, si brucia. Guadagna la politica perché come dimostra l'inchiesta dei Pm Milita e Cantone, dell'antimafia di Napoli sui fratelli Orsi (imprenditori passati dal centrodestra al centrosinistra) in questo momento il meccanismo criminogeno attraverso cui si fondono tre poteri: politico imprenditoriale e camorristico - è il sistema dei consorzi. Il Consorzio privato-pubblico rappresenta il sistema ideale per aggirare tutti i meccanismi di controllo. Nella pratica è servito a creare situazioni di monopolio sulla scelta di imprenditori spesso vicini alla camorra. Gli imprenditori hanno ritenuto che la società pubblica avesse diritto a fare la raccolta rifiuti in tutti i comuni della realtà consorziale, di diritto. Questo ha avuto come effetto pratico di avere situazioni di monopolio e di guadagno enorme che in passato non esistevano. Nel caso dell'inchiesta di Milite e Cantone accadde che il Consorzio acquistò per una cifra enorme e gonfiata (circa nove milioni di euro) attraverso fatturazioni false la società di raccolta ECO4. I privati tennero per se gli utili e scaricarono sul Consorzio le perdite. La politica ha tratto dal sistema dei consorzi 13.000 voti e 9 milioni di euro all'anno, mentre il fatturato dei clan è stato di 6 miliardi di euro in due anni.
Ma guadagnano cifre immense anche i proprietari delle discariche come dimostra il caso di Cipriano Chianese, un avvocato imprenditore di un paesino, Parete, il suo feudo. Aveva gestito per anni la Setri, società specializzata nel trasporto di rifiuti speciali dall'estero: da ogni parte d'Europa trasferiva rifiuti a Giugliano-Villaricca, trasporti irregolari senza aver mai avuto l'autorizzazione dalla Regione. Aveva però l'unica autorizzazione necessaria, quella della camorra. Accusato dai pm antimafia Raffaele Marino, Alessandro Milita e Giuseppe Narducci di concorso esterno in associazione camorristica ed estorsione aggravata e continuata, è l'unico destinatario della misura cautelare firmata dal gip di Napoli. Al centro dell'inchiesta la gestione delle cave X e Z, discariche abusive di località Scafarea, a Giugliano, di proprietà della Resit ed acquisite dal Commissariato di governo durante l'emergenza rifiuti del 2003. Chianese - secondo le accuse - è uno di quegli imprenditori in grado di sfruttare l'emergenza e quindi riuscì con l'attività di smaltimento della sua Resit a fatturare al Commissariato straordinario un importo di oltre 35 milioni di euro, per il solo periodo compreso tra il 2001 e il 2003.
Gli impianti utilizzati da Chianese avrebbero dovuto essere chiusi e bonificati. Invece sono divenute miniere in tempo di emergenza. Grazie all'amicizia con alcuni esponenti del clan dei Casalesi, hanno raccontato i collaboratori di giustizia, Chianese aveva acquistato a prezzi stracciati terreni e fabbricati di valore, aveva ottenuto l'appoggio elettorale nelle politiche del 1994 (candidato nelle liste di Forza Italia, non fu eletto) e il nulla osta allo smaltimento dei rifiuti sul territorio del clan. La Procura ha posto sotto sequestro preventivo i beni riconducibili all'avvocato-imprenditore di Parete: complessi turistici e discoteche a Formia e Gaeta oltre che di numerosi appartamenti tra Napoli e Caserta. L'emergenza di allora, la città colma di rifiuti, i cassonetti traboccanti, le proteste, i politici sotto elezione hanno trovato nella Resit con sede in località Tre Ponti, al confine tra Parete e Giugliano, la loro soluzione. Sullo smaltimento dei rifiuti in Campania ci guadagnano le imprese del nord-est. Come ha dimostrato l'operazione Houdini del 2004, il costo di mercato per smaltire correttamente i rifiuti tossici imponeva prezzi che andavano dai 21 centesimi a 62 centesimi al chilo. I clan fornivano lo stesso servizio a 9 o 10 centesimi al chilo. I clan di camorra sono riusciti a garantire che 800 tonnellate di terre contaminate da idrocarburi, proprietà di un'azienda chimica, fossero trattate al prezzo di 25 centesimi al chilo, trasporto compreso. Un risparmio dell'80% sui prezzi ordinari. Se i rifiuti illegali gestiti dai clan fossero accorpati diverrebbero una montagna di 14.600 metri con una base di tre ettari, sarebbe la più grande montagna esistente ma sulla terra. Persino alla Moby Prince, il traghetto che prese fuoco e che nessuno voleva smaltire, i clan non hanno detto di no. Secondo Legambiente è stata smaltita nelle discariche del casertano, sezionata e lasciata marcire in campagne e discariche. In questo paese bisognerebbe far conoscere Biùtiful cauntri (scritto alla napoletana) un documentario di Esmeralda Calabria, Andrea D'Ambrosio e Peppe Ruggiero: vedere il veleno che da ogni angolo d'Italia è stato intombato a sud massacrando pecore e bufale e facendo uscire puzza di acido dal cuore delle pesche e delle mele annurche. Ma forse è in un altro paese che si conoscono i volti di chi ha avvelenato questa terra. E' in un altro paese che i nomi dei responsabili si conoscono eppure ciò non basta a renderli colpevoli. E' in un altro paese che la maggiore forza economica è il crimine organizzato eppure l'ossessione dell'informazione resta la politica che riempie il dibattito quotidiano di intenzioni polemiche, mentre i clan che distruggono e costruiscono il paese lo fanno senza che ci sia un reale contrasto da parte dell'informazione, troppo episodica, troppo distratta sui meccanismi.

Non è affatto la camorra ad aver innescato quest'emergenza. La camorra non ha piacere in creare emergenze, la camorra non ne ha bisogno, i suoi interessi e guadagni sui rifiuti come su tutto il resto li fa sempre, li fa comunque, col sole e con la pioggia, con l'emergenza e con l'apparente normalità, quando segue meglio i propri interessi e nessuno si interessa del suo territorio, quando il resto del paese gli affida i propri veleni per un costo imbattibile e crede di potersene lavare le mani e dormire sonni tranquilli.
Quando si getta qualcosa nell'immondizia, lì nel secchio sotto il lavandino in cucina, o si chiude il sacchetto nero bisogna pensare che non si trasformerà in concime, in compost, in materia fetosa che ingozzerà topi e gabbiani ma si trasformerà direttamente in azioni societarie, capitali, squadre di calcio, palazzi, flussi finanziari, imprese, voti.
E dall'emergenza non si vuole e non si po' uscire perché è uno dei momenti in cui si guadagna di più. L'emergenza non è mai creata direttamente dai clan, ma il problema è che la politica degli ultimi anni non è riuscita a chiudere il ciclo dei rifiuti. Le discariche si esauriscono. Si è finto di non capire che fino a quando sarebbe finito tutto in discarica non si poteva non arrivare ad una situazione di saturazione. In discarica dovrebbe andare pochissimo, invece quando tutto viene smaltito lì, la discarica si intasa. Ciò che rende tragico tutto questo è che non sono questi i giorni ad essere compromessi, non sono le strade che oggi solo colpite delle "sacchette" di spazzatura a subire danno. Sono le nuove generazioni ad essere danneggiate. Il futuro stesso è compromesso. Chi nasce neanche potrà più tentare di cambiare quello che chi li ha preceduti non è riuscito a fermare e a mutare. L'80 per cento delle malformazioni fetali in più rispetto alla media nazionale avvengono in queste terre martoriate. Varrebbe la pena ricordare la lezione di Beowulf, l'eroe epico che strappa le braccia all'Orco che appestava la Danimarca: "Il nemico più scaltro non è colui che ti porta via tutto, ma colui che lentamente ti abitua a non avere più nulla". Proprio così, abituarsi a non avere il diritto di vivere nella propria terra, di capire quello che sta accadendo, di decidere di se stessi. Abituarsi a non avere più nulla.

martedì 1 gennaio 2008

Il Tempio di Ekoball

Anno 2058, il 50 D.C. (Dopo Catastrofe)

L'astronave di Proxima Centauri sorvolava la foresta pluviale campana di SOL-3, l'affascinante terzo pianeta di questo sistema solare e lo studioso alieno osservava l'ultima strabiliante scoperta: delle piramidi a gradoni, dal significato ancora misterioso ma sicuramente mistico-religioso (Sol-3 è famosa in tutto l'universo conosciuto per la sua irrazionalità mistica).

Esaminando le sue misure l'archeologo credette di trovare una straordinaria serie di coincidenze matematiche tra peso, perimetro e altezza della piramide e (in proporzione) il peso della Terra, la sua distanza dal Sole e la lunghezza dell'anno solare! Strabiliante !

I lati del monumento erano orientati verso i punti cardinali.
La pavimentazione che circonda la Grande Piramide è perfettamente piana, considerando che l’oscillazione massima nei punti più alto e più basso è di 2,5 cm. Tale perfezione di calcolo fu probabilmente raggiunta attraverso l’utilizzo di semplici aste di misurazione e corde, allineate osservando il sole e le stelle, e forse anche con l’uso di livelle ad acqua per le linee orizzontali.

Come sia stato possibile con strumenti così elementari raggiungere un perfezione metrica, considerata soprattutto la mole della struttura, resta un mistero.
Quando eressero quelle piramidi i campani? Ed esattamente, perché lo fecero?

In aiuto, potevano venire le numerose opere descrittorie rinvenute, soprattutto la celebre Stele di Rosetta-Russo, che permisero la ricostruzione di un pantheon di divinità:

Ekoball, colui che è utile al Costruttore
Impregilo, il costruttore del mondo
Bassolino e Jervolino, i sacerdoti del culto
Bertolaso, a cui fu dedicata la famosa "Epopea del rifiuto"
De Gennaro, la divinità protettrice di Napoli,
la città più importante dell' area archeologica.