mercoledì 23 gennaio 2008

Senatori di serie B

Oggi Prodi cade. No, oggi prodi ce la fa. Ma, sbraita Berlusconi e i suoi, non deve farcela con i senatori a vita. E se ce la fa con i senatori a vita il presidente Napolitano non deve accettarla!

E via così.
I senatori a vita rappresentano il servizio all'Italia reso. Dovrebbero in teoria essere ringraziati. Oppure aboliti per legge.

Finché ci sono votano. Come vogliono.

Il capo dell'opposizione, capo riconosciuto a giorni alterni, rivendica la possibilità di comprare qualche senatore tramite raccomandazioni di veline (ma in RAI, non in MEDIASET!!!)
e altri mercimoni, ma NON AMMETTE CHE I SENATORI A VITA VOTINO LA FIDUCIA AL GOVERNO.
Non che non votino, non sopporta che votino a favore del governo Prodi.

Come ieri gridava guai a chi non rispetta il voto degli elettori e passa da una coalizione all'altra, salvo poi prendersi il dipietrista De Gregorio ieri e Mastella oggi ("Mastella questa sera sarà nel centrodestra" battono - ops... - le agenzie proprio ora. L'interessato smentisce...che accada stasera!).

Roba da ricovero, se non fosse che in politica ci si fa onore di dare corpo e voce alla mancanza di pensieri. Si trasmutano le parole con soluzione di continuità (e convenienza).


Allora proporrei che i senatori a vita al prossimo voto di fiducia lascino l'aula. Non li volete? Che escano e abbassino il quorum per il numero legale.

E accada quel che può.

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