sabato 26 luglio 2008

Comunicazione di servizio


sor Raucci, ma le è scappato l'articolino di Repubblica di ieri?

"Paolo VI, quando nel 1966 pubblicò l´enciclica Humanae vitae che condannava, tra l´altro, l´uso della pillola, non tenne conto del voto a maggioranza a favore della contraccezione espresso da una commissione cardinalizia da lui istituita. L´episodio viene ricordato, a sorpresa dall´Osservatore Romano, il giornale della S. Sede oggi in edicola, in un editoriale del direttore Giovanni Maria Vian dedicato al quarantesimo anniversario del documento che vide la luce il 25-7-1966. Un testo, ricorda il giornale, «autentico segno di contraddizione per il suo insegnamento esigente e controcorrente», che suscitò contrasti anche tra i cattolici. E come prova Vian scrive che l´enciclica fu preceduta «dai lavori di una commissione pontificia per lo studio della popolazione, della famiglia e della natalità che nel 1966 concluse a maggioranza e non senza contrasti - e questo è molto meno noto - in favore della contraccezione nel quadro di una paternità responsabile». Tuttavia, Paolo VI «non si sentì legato a queste conclusioni e per la sua decisione - nota ancora Vian - fu criticato e attaccato». L´Humanae vitae, comunque, per il giornale pontificio fu un testo «profetico, valido ancora oggi», apprezzato anche da Wojtyla e Ratzinger"


...sù, sù, o lo dico al Brunetta !

1 commento:

  1. Sai che m'era proprio sfuggita la notizia?
    Enciclica contestatissima quella di Paolo VI. Ricordo, tanto per dirne una, che anche l'affermazione “Il gravissimo dovere di trasmettere la vita umana, per il quale gli sposi sono liberi e responsabili collaboratori di Dio creatore…” fu duramente contestata in seno alla Chiesa ché nel 1968 – dico: millenovecentosessantotto – essere liberi e responsabili significava altro...
    Appena ho un po' di tempo libero recupero un po' di materiale e provo a parlarne. Grazie della segnalazione.

    RispondiElimina