domenica 18 maggio 2008

Sanità vo cercando (e Scuola, Ricerca...)

In questo post, del 25 febbraio, scrivevo, in relazione alla presentazione del programma elettorale di Veltroni, la seguente domanda: "e la Sanità?".

Oggi, a governo fatto, scopriamo di non avere più un ministro per la Sanità, o per la Salute. Puff. Delegato, sottodimensionato. La salute è questione di Welfare.

Ne scrive anche Scalfari su La Repubblica : E' passato quasi sotto silenzio (se si esclude il lucido articolo di Ignazio Marino su "Repubblica" di venerdì) il fatto che nel nuovo governo non esiste più il dicastero della Sanità, derubricato come parte del dicastero del "Welfare" affidato ad un sottosegretario o vice ministro che sia. La derubricazione d'un ministero le cui attribuzioni sono sotto l'usbergo della Costituzione sotto forma del diritto alla salute di tutti i cittadini, è incomprensibile e inaccettabile. Capisco che la derubricazione possa esser gradita ai presidenti delle Regioni più ricche ma proprio per mantenere la parità di prestazioni sanitarie secondo il bisogno e non secondo il reddito che la Costituzione sancisce, non si può abolire il ministero della Salute e disossare il Servizio sanitario nazionale. Questa materia riporta l'attenzione sul federalismo fiscale, altro tema delicatissimo che fa parte di quelle riforme da fare insieme tra maggioranza ed opposizione.


Intanto i boss della Camorra fanno bruciare i cumuli di monnezza che hanno contribuito a far accatastare e le loro mogli guidano la protesta per far cacciare i rom dalle loro periferie.

Ci sarà da seguire attentamente il primo consiglio dei ministri a Napoli, mercoledì prossimo.

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