martedì 25 settembre 2007

Cortocircuiti

Non da oggi la classe politica (non abuserei del termine Casta, di un fortunato libro) è stata denunciata in libri e spettacoli di satira.
Ricordo i libri di Costa e Salvi su sprechi e privilegi; Benigni, Luttazzi, gli stessi vignettisti alla Forattini, da anni sbeffeggiano anche volgarmente; le trasmissioni di Santoro e della Gabanelli, puntuali e informate.
Persone portate in piazza e firme raccolte per leggi di iniziativa popolare? Anche in questo caso è già successo: i girotondini, i no global, i referendum di Segni, quelli radicali onnipresenti, gli ambientalisti, poi fattisi partito.

Poi Beppe Grillo portò un milione di persone in tante piazze italiane.

Ci sono episodi che a viverli passano come un normale susseguirsi di scene, ma che ben presto diventano, loro malgrado, dei veri e propri spartiacque storici (l'89, il '92, il 2001): la manifestazione di Grillo, io credo, è uno di questi episodi.
Solo merito suo? Ovviamente no, l'effetto di quelle persone in piazza unito alla dirompente novità e semplicità dei tre quesiti, che rischiano di tagliare l'erba sotto i piedi dei politici (attuali), ha scatenato il tam tam denigratorio. Ma la misura era colma.
Due cortocircuiti dunque. Il primo, il più odioso è quello contro Grillo stesso: per anni ignorato ed emarginato (Grillo fu colui che in televisione diede dei ladri ai socialisti craxiani degli anni '80), faceva spettacoli e scriveva sul suo blog nella totale indifferenza dei politici.
Dopo l'8 settembre del V-day non c'è telegiornale, propgramma d'informazione o anche semplice rotocalco, che non mandi in onda spezzoni dei suoi spettacoli o della sua manifestazione a Bologna: meglio se con parolacce, fa più effetto.
Lo scopo? Io credo sovraesporlo per sputtanarlo. Ovviamente, nessuno lo invita a parlare direttamente in studio, basta uno spezzone e parlargli sopra.
Chi non lo ama ha già rispolverato il condono tombale, la barca, addirittura l'incidente automobilistico...chi lo teme, come ho già detto, lo cita per sovraesporlo, cortocircuitarlo con il suo pubblico. Se poi fa odience, meglio. Non guasta.
Il secondo cortocircuito è antecedente a Grillo.
E' quello dei politici che non sembrano rendersi conto del distacco che ormai c'è con i cittadini.
La vera antipolitica è la loro, non sembrano far nulla per attenuarla o evitarla: la loro azione è ormai solo di due tipi, quella interna e lì regna quasi sempre l'inciucio, o leggi bipartisan per chi parla bene, come la legge elettorale e l'indulto o il tentativo, di pochi giorni fa, di togliere le garanzie per la privacy dei lavoratori dipendenti.
Il secondo tipo è rivolto all'esterno, ai propri elettori, al proprio orto: si fa a gara a chi la spara più forte, più incredibile.
I fucili di Bossi, le bombe di Diliberto, il rimborso di lontananza familiare (pro-mignottte?) di Cesa, le minacce di crisi di Mastella, i proclami di Berlusconi.
E poi la fusione fredda del PD, la Cosa Rossa nata morta, i litigi di Di Pietro e Mastella, il volo di Stato di quest'ultimo, le case acquistate a metà prezzo, Unipol & DS...
Veramente danno l'impressione di non accorgersi di nulla.
Si dice che la Storia si ripresenta in forme diverse, speriamo bene...di certo gli italiani, checché ne dica Prodi, meritano di più.

2 commenti:

  1. Anonimo28/9/07

    Hai dimenticato il terzo cortocircuito, quello dei tuoi due neuroni...

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  2. Anonimo21/10/07

    ahahahhahahhahahahhahahhahahahhahhahahahhahah
    ASIMONE SCUSA MA HO LETTO IL COMMENTO DELL'ANONIMO!
    AHHAHAHAHAAHHAAHHAHAHAH!!!
    NO MA QUELLO CHE SCRIVI LO QUOTO MILLE VOLTE PER MILLE!!!
    Vecchio mio hai voluto la bicicletta? ghghgh
    Ma lo sai che con tutto quello che avevi da scrivere potevo campar cent'anni sul Forum che nn arrivavo a finire i :popcorn:!!!

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